Nel mondo delle costruzioni e dell’ingegneria pesante, le autogrù rappresentano l’apice della forza meccanica e della precisione. Questi giganti su ruote non solo alzano tonnellate di materiali con una grazia sorprendente, ma stabiliscono anche record impressionanti che raccontano la continua evoluzione della tecnologia e delle capacità umane.
Parlare di record nel campo delle autogrù significa confrontarsi con numeri che fanno girare la testa: centinaia di tonnellate sollevate a decine di metri di altezza, su mezzi mobili, in condizioni spesso estreme. Non si tratta semplicemente di sollevare pesi: la vera sfida è farlo in sicurezza, con precisione millimetrica, e possibilmente in tempi contenuti.
Tra le regine indiscusse di questo settore troviamo la Liebherr LTM 11200-9.1, una delle autogrù mobili più potenti mai costruite. Con una capacità di sollevamento che può raggiungere le 1.200 tonnellate, questa macchina tedesca può operare con un braccio telescopico lungo fino a 100 metri. Il suo impiego è fondamentale per montare turbine eoliche, installare ponti o sollevare sezioni di raffinerie. Oltre alla potenza, impressiona anche per il numero di assi – nove in totale – che le permettono di spostarsi su strada, pur con le dovute autorizzazioni speciali.
Ma i record non si fermano solo alla portata massima. Un altro parametro fondamentale è l’altezza operativa. In questo campo, spicca la XCMG XCA1600, una super autogrù cinese che ha sollevato componenti eoliche a oltre 160 metri di altezza, dimostrando la capacità della Cina di competere con i big del settore europeo. Questo modello ha segnato un momento storico per l’industria asiatica, spingendo i limiti di ciò che una macchina mobile può raggiungere.
C’è poi il caso della Demag CC 8800-1 TWIN, tecnicamente una gru cingolata ma spesso comparata alle autogrù per la sua mobilità (seppur limitata). Con i suoi 3.200 tonnellate di portata, è considerata la gru più potente al mondo in servizio. Anche se non si muove liberamente su strada come le autogrù classiche, è stata protagonista di sollevamenti epici, come l’installazione di sezioni intere di piattaforme petrolifere.
Non meno affascinanti sono i record stabiliti in condizioni estreme, come in zone desertiche, a temperature glaciali o in cima a grattacieli. In questi contesti, la robustezza dell’autogrù è messa alla prova, e anche piccoli errori possono costare settimane di lavoro. Un esempio emblematico è l’impiego delle autogrù nella costruzione del ponte di Çanakkale in Turchia, dove mezzi come la Grove GMK6400 hanno operato in condizioni di forte vento sopra il mare, garantendo una precisione di posizionamento quasi chirurgica.
Insomma, il mondo delle autogrù è un continuo susseguirsi di sfide vinte, con record che vengono infranti ogni pochi anni grazie a nuove tecnologie, materiali più leggeri ma resistenti, e soluzioni di ingegneria avanzata. E dietro ogni numero straordinario, c’è sempre un team di tecnici, ingegneri e operatori che rendono possibile l’impossibile.
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