Negli ultimi anni, l’energia eolica è diventata una delle fonti rinnovabili più diffuse e strategiche per la transizione energetica. Gli impianti eolici, sia onshore che offshore, sono composti da strutture complesse, alte decine di metri, che richiedono interventi di manutenzione periodica per garantire efficienza e sicurezza. In questo contesto, le autogrù rivestono un ruolo centrale, permettendo di svolgere operazioni che sarebbero impossibili con attrezzature convenzionali.
Gli interventi di manutenzione su una turbina eolica possono spaziare dal semplice controllo visivo delle pale fino alla sostituzione di componenti pesanti come il nacelle, l’insieme che contiene il generatore e la trasmissione. Questi elementi possono pesare decine di tonnellate e si trovano a oltre 80 metri di altezza: per movimentarli in sicurezza servono macchine in grado di combinare potenza, stabilità e precisione. Le autogrù, grazie al loro braccio telescopico e alla possibilità di lavorare in spazi relativamente ristretti, sono perfette per questo tipo di operazioni.
Un aspetto da considerare è la logistica. Gli impianti eolici sono spesso situati in zone remote, lontane dalle principali vie di comunicazione. Ciò significa che l’autogrù deve essere trasportata sul posto e montata rapidamente, riducendo i tempi di fermo della turbina. Molte aziende del settore dispongono di modelli specificamente progettati per affrontare terreni accidentati, con sistemi di stabilizzazione avanzati e capacità di operare in condizioni meteo non ottimali.
Oltre alla manutenzione straordinaria, le autogrù vengono impiegate anche per attività di ispezione programmata. Ad esempio, durante il controllo delle pale, il braccio può sollevare operatori e strumenti di analisi fino al punto di intervento, consentendo una valutazione diretta di eventuali crepe o segni di usura. Questo approccio riduce la necessità di smontare i componenti e permette di intervenire solo dove realmente necessario.
Quando si tratta di sostituire intere sezioni della turbina, la pianificazione diventa fondamentale. Un’operazione di questo tipo può richiedere più di un’autogrù che lavori in tandem, soprattutto se il peso da sollevare supera le capacità di una singola macchina. Il coordinamento tra operatori, tecnici e ingegneri è essenziale per garantire che il sollevamento avvenga in modo sincronizzato e sicuro.
Anche la precisione è un fattore chiave. Sebbene le autogrù siano progettate per movimentare carichi imponenti, nel settore eolico è altrettanto importante posizionare i componenti con margini di errore minimi. Una pala, ad esempio, deve essere fissata esattamente al mozzo, rispettando tolleranze di pochi millimetri. Per questo motivo, le autogrù moderne sono dotate di sistemi di controllo computerizzati e sensori che assistono l’operatore in ogni fase.
Infine, la manutenzione degli impianti eolici con autogrù comporta anche una gestione della sicurezza particolarmente attenta. Lavorare a grandi altezze e con carichi pesanti richiede procedure rigide, dall’analisi delle condizioni del vento fino alla verifica quotidiana delle attrezzature. La formazione degli operatori è un elemento imprescindibile: non si tratta solo di saper manovrare la macchina, ma di comprendere a fondo le dinamiche specifiche di un cantiere eolico.
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